L'Anafilassi e l'uso dell'Adrenalina

Valutazione e trattamento delle emergenze e urgenze anafilattiche
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L'Anafilassi e l'uso dell'Adrenalina
47.00 €
 

 

Futura Edizioni ®

Emergenze Mediche

L'Anafilassi e l'uso dell'Adrenalina

Pietro Marini


L'anafilassi, fenomeno frequente nella specie umana, è solitamente fonte di solo fastidio e apprensione, poichè si autolimita grazie all'intervento delle ghiandole surrenali. In alcuni casi tuttavia può manifestarsi con edema della glottide, asma bronchiale o shock anafilattico, potendo degenerare anche molto velocemente in arresto respiratorio e in arresto cardiaco. L'anafilassi colpisce frequentemente persone giovani e sane. Spesso è causata dai farmaci, dai vaccini e dai mezzi di contrasto iodati. Le crisi anafilattiche possono essere trattate con successo mediante una tempestiva e corretta somministrazione di adrenalina e stabilizzate poi con altri farmaci come i cortisonici e gli antistaminici.
"L'ANAFILASSI E L'USO DELL'ADRENALINA" è un libro operativo per riconoscere, valutare e trattare le reazioni e le crisi anafilattiche. E' composto da 328 pagine, interamente a colori, ricco di tabelle e schemi, basato sulla somministrazione dei farmaci, in particolare dell'adrenalina, e sulla descrizione di casi clinici. I singoli farmaci sono descritti nel dettaglio con precisazione della modalià di preparazione e della somministrazione.E' un ottimo strumento per acquisire e mantenere capacità operative nel gestire reazioni e crisi anafilattiche.

costo del libro 40,00 euro comprese spese spedizioni

Il libro può essere acquistato attraverso il sito (sarà spedito dopo l'avvenuto pagamento tramite bonifico bancario), presso la nostra sede durante i corsi o con altre modalità. Contattateci tramite email romaurgenza@gmail.com o chiamando 3316132648. 
 

OFFERTA

Corso residenziale + libro + corso ECM FAD euro 140.00 + iva (tale corso ECM FAD non è disponibile al momento)

Il libro è composto da quattro sezioni

SEZIONE A - GENERALITA'

  • Definizione e patogenesi dell'anafilassi. 
  • Classificazione delle manifestazioni anafilattiche: reazioni anafilattiche - crisi anafilattiche minori - crisi anafilattiche maggiori - crisi anafilattiche complesse. Tale classificazione è molto importante perchè ci consente di trattare e gestire in maniera adeguata l'anafilassi.
  • Direttive del trattamento dell'anafilassi secondo la gravità.
  • Competenze nel trattamento dell'anafilassi: BASIC (medici di base, medici specialisti in branche non attinenti all'emergenza, infermieri 118 e infermieri addetti ad altri servizi) e ADVANCED (medici e infermieri dell'emergenza, equipaggi  e team ACLS).
  • Monitorizzazione dello stato clinico e dei parametri durante il trattamento dell'anafilassi, sia per valutare la comparsa di effetti collaterali negativi correlati alla sommistrazione dell'adrenalina e degli altri farmaci (frequenza cardiaca), che per vedere il miglioramento della crisi anafilattica (pressione arteriosa e saturimetria).
  • Valutazione del paziente in corso di anafilassi: riconoscimento dell'anafilassi, del distretto colpito e della gravità della situazione. Valutazione anche dell'evoluzione della reazione o crisi anafilattica.
  • Presentazione clinica dell'anafilassi. Segni e sintomi dell'anafilassi: eruzioni cutanee, dal distress allo stato asfittico, dall'ipotensione arteriosa allo shock, e altri ancora. 
  • Situazioni che possono simulare l'anafilassi: attacchi di panico, crisi vagali, epiglottite, bronchiolite, corpi estranei.
  • Valutazione del rischio anafilattico e cardiovascolare. Individuazione dei pazienti a rischio di anafilassi dopo la somministrazione di medicinali, sieri, vaccini, mezzi di contrasto iodati. Individuazione dei pazienti a rischio elevato di tachicardia, tachiaritmie e ischemia del miocardio. Precauzioni durante la somministrazione di adrenalina e salbutamolo.
  • Cause dell'anafilassi: farmaci, alimenti, imenotteri e altre. Più frequentemente gli incidenti anafilattici avvengono durante l'assunzione o somministrazione di farmaci. Le reazioni verso alimenti sono frequenti nell'ambito pediatrico. In Italia l'animale più pericoloso è il calabrone.

 

SEZIONE B - FARMACI

Azioni, indicazioni, precauzioni, posologia e modalità di somministrazione.

  • ADRENALINA. E' l'antidoto dell'anafilassi. Una precoce somministrazione interrompe l'evoluzione di una crisi anafilattica e può far regredire l'arresto cardiaco. Può essere somministrata per aerosol, per via intramuscolare e per via endovenosa (in bolo unico, in piccoli boli e in infusione continua) in modalità BASIC o ADVANCED. Può causare tachicardia, tachiaritmie e ischemia del miocardio.  
  • SALBUTAMOLO. E' il broncodilatatore di scelta in caso di asma bronchiale per aerosol o per via endovenosa. 
  • NORADRENALINA. Può essere utilizzata come vasocostrittore in caso di shock anafilattico protratto.
  • CORTISONICI. I cortisonici sono gli stabilizzatori dell'anafilassi. Il cortisonico più indicato nel trattamento dell'anafilassi è il metil-prednisolone.
  • ANTISTAMINICI di prima generazione (clorfenamina) per via parenterale e di seconda generazione (fexofenadina, cetirizina e altri) per os. Indicazioni e precauzioni d'uso.
  • CRISTALLOIDI. Soluzione fisiologica e ringer lattato utilizzati per riempire il circolo in caso di ipotensione arteriosa o shock, per fluidificare le secrezioni in caso di asma bronchiale e per preparare diluizioni e infusioni.
  • ALTRI BRONCODILATATORI: Ipratropio Bromuro - Magnesio Solfato - Aminofillina.
  • GLUCAGONE. Utilizzato come antidoto dei beta-bloccanti.
  • OSSIGENO. Utilizzazione nell'aerosol terapia, in caso di distress respiratorio, di shock, di arresto respiratorio e di arresto cardiaco.

 

SEZIONE C - CLINICA E TRATTAMENTO: CASI CLINICI E PROCEDURE OPERATIVE

  • EDEMA DELLA GLOTTIDE: dalla semplice irritazione delle mucose delle prime vie aeree allo stato asfittico per totale chiusura della rima glottidea. Adrenalina, clorfeniramina e altri antistaminici, metilprednisolone e ossigeno. Cricotirotomia e intubazione endotracheale. 
  • ASMA BRONCHIALE: dall'iniziale broncospasmo al distress respiratorio e allo stato asfittico. Adrenalina, salbutamolo, metilprednisolone e ossigeno. Intubazione endotracheale.
  • SHOCK ANAFILATTICO. Dall'ipotensione arteriosa allo shock anafilattico. Adrenalina, clorfeniramina e altri antistaminici, cristalloidi, metilprednisolone e altria cortisonici, ossigeno.
  • ARRESTO RESPIRATORIO. Riconoscimento e trattamento dell'arresto respiratorio da anafilassi conseguente a edema della glottide o ad asma asfittico.
  • ARRESTO CARDIACO. Trattamento dell'arresto cardiaco conseguente a crisi anafilattica. Adrenalina, rianimazione cardiopolmonare, cristalloidi, intubazione endotracheale, cricotirotomia.
  • CRISI ANAFILATTICHE COMPLESSE. Crisi anafilattiche caratterizzate dalla comprossione di almeno due dei tra distretti vitali (rima glottidea, bronchioli, letto vascolare).
  • CRISI ANAFILATTICHE MINORI. Crisi anafilattiche caratterizzate dal coinvolgimento delle vie aeree e del letto vascolare senza l'evoluzione in distress respriatorio e shock.
  • REAZIONI ANAFILATTICHE. Reazioni anafilattiche senza il coinvolgimento di distretti vitali (vie aeree e letto vascolare).
  • PAZIENTE A RISCHIO CARDIOVASCOLARE. Gestione delle reazioni e crisi anafilattiche nel paziente affetto da cardiopatia (coronaropatia, aritmie, scompenso cardiaco) o con evidenti fattori di rischio (ipertensione arteriosa, diabete mellito, età).
  • PAZIENTE PEDIATRICO. Gestione delle reazioni e crisi anafilattiche nel paziente pediatrico ( età, peso corporeo ideale, parametri vitali, dosaggio dei farmaci). 
  • PAZIENTE GESTANTE. Gestione delle reazioni e crisi anafilattiche nella donna gravida. 
  • PAZIENTE GERIATRICO. Gestione delle reazioni e crisi anafilattiche nel paziente geriatrico. 

 

SEZIONE D - CASI CLINICI FINALI: la realtà è sempre quanto mai difforme . . . . .